La primavera è dannatamente strana: annuncia la vita che si risveglia e i colori così accesi quasi fanno male agli occhi.
Il mio corpo ancora fatica ad accettare questa bellezza.
Rinascere è straordinario, ma ha un prezzo: il vuoto che non si colma, il dolore è stringente, le lacrime sono un fiume. I conati di vomito cercano di espellere il buio, per lasciare spazio alla luce.
É trasformazione.
É mutazione.
Un nuovo Io annuncia il suo arrivo, vuole spazio e se lo prende.
Quanto avrei voluto partecipare ai riti iniziatici dei popoli primitivi: restare sola nella foresta e tornare Donna, con gli occhi profondi come il mare.
L’infinito.
Sembra di soffocare. Serve aria, nuova aria.
L’aria di Primavera.
Laura Massaroli